Borgo Parrini fa parte di una frazione di Partinico vicino alla bellissima città di Palermo. Questo borgo, secondo il parere di tanti è uno dei più belli della Sicilia.
Visitandolo ci si rende subito conto del motivo! Dall’acuto senso estetico e dall’abbondanza rigogliosa di particolari dettagli, il Borgo Parrini è una galleria d’arte a cielo aperto. Tra i profumi dei deliziosi cibi siciliani, fiori e frutti solo nel Borgo Parrini potrai perderti nel susseguirsi di case colorate ispirate a Gaudì. Tra piante fiorite e marciapiedi acciottolati, questo luogo nascosto della Sicilia è uno di quelli da visitare almeno una volta se organizzi un bel road trip siciliano che si rispetti.
Scoppi dalla voglia di scoprire tutto quello che c’è da sapere sul Borgo Parrini? Allora leggi questo articolo e ti svelerò ogni piccolo segreto del borgo per permetterti di apprezzare le bellezze siciliane e farti desiderare il tuo prossimo viaggio.

Borgo Parrini: curiosità che lo rendono un borgo unico e speciale
Iniziamo dal nome, cosa vuol dire Borgo Parrini? Questo luogo deve il suo nome al dialetto siciliano. “Parrini” in siciliano vuol dire semplicemente preti! Ti starai chiedendo il nesso tra il nome e la storia artistica che ha elevato la bellezza del borgo… non è così? Andiamo per gradi!
Tra il 500 e il 600, l’ordine dei preti gesuiti acquistò numerosi appezzamenti di terra tra i feudi siciliani e in alcuni, come questo, nacquero dei conventi.
Dopo la costruzione della prima chiesa con l’annesso convento si attribuì al borgo l’appellativo di borgo dei preti.
I Gesuiti in particolare fecero costruire una chiesa dedicata a Maria SS. Del Rosario, attorno a questa si sviluppò poi un vero e proprio villaggio con torri e mulini, ben servito e dotato di ogni genere di servizio per permettere ai coloni di viverci in maniera serena.
Intorno alla metà dell’800 divenne, poi, un dormitorio per gli operai impiegati nell’azienda vitivinicola del principe francese Henry d’Orleans duca d’Aumale, che produceva e commercializzava il Moscatello dello Zucco, un vino dolce e buonissimo ricavato tutt’oggi dai più antichi vitigni siciliani.
A proposito… ti consiglio di aggiungere al tuo giro nel Borgo Parrini una degustazione di questo buon vino nella terra in cui è nato.
Sarà una sosta gradevole e rigenerante!
Da quei tempi lontani il piccolo villaggio si è sviluppato sbocciando fino ad arrivare ai giorni nostri.
Sono nate quindi case dipinte di un bianco brillante con porte azzurre e finestre dai contorni giallo acceso. Ma non solo… sono nate anche strade in cui è bello perdersi per ammirare il tripudio dei colori sotto il cielo azzurro della Sicilia.
Cosa è successo al Borgo Parrini?

Come è diventato bello e colorato il Borgo? Cosa è successo dal periodo dei Gesuiti fino ad oggi? La storia sorprende sempre e anche in questo caso non fa eccezione! Negli anni 70 il borgo ha subito un abbandono da parte dei residenti che ha rischiato di far perdere pagine di storia e racconti di uno dei borghi più belli e interessanti della Sicilia.
Per evitare l’abbandono totale e il declino i pochissimi abitanti, rimasti fedeli a quel luogo, hanno iniziato a ristrutturare in maniera singolare le abitazioni.
Per farlo al meglio si sono ispirati al grande Gaudi e al suo inconfondibile stile artistico colorato, giocoso e divertente. Gli abitanti hanno voluto sposare per il loro Borgo l’atipicità modernista di Gaudi e così facendo sono riusciti ad esaltare ogni dettaglio delle belle viuzze in maniera unica.
Si può dire dunque che il loro intento di riqualificare la bellezza del Borgo Parrini sia più che riuscito!
Il loro lavoro artistico infatti è arrivato alle orecchie e agli occhi di tanti curiosi viaggiatori che hanno iniziato a voler visitare il Borgo inserendolo nelle proprie rotte di viaggio.
La fama della bellezza non necessità di cartelloni pubblicitari o megafoni ed è così che il Borgo Parrini oggi accoglie ospiti da ogni luogo facendo vivere e assaporare le vere tradizioni gastronomiche e non solo del territorio siciliano.
Sperimentare la calorosa accoglienza genuina siciliana è un’esperienza che si può vivere ancora in pochi luoghi.
Posti intatti come questo Borgo, racchiudono molto di più che un semplice senso estetico. Per farlo risplendere gli abitanti hanno impiegato amore, cura e impegno. Proprio per questo che l’esperienza di viaggio in un luogo così speciale, mantenuto in vita con fatica, merita di essere scoperto.
Le mete più turistiche, anche in Sicilia, vivono di vita propria. Se cerchi l’autenticità dell’ecoturista allora sei una persona che desidera quel qualcosa in più. L’ecoturista vuole riempirsi gli occhi di luoghi intatti custodendo quella bellezza e imparando tutto su quel posto per diffondere le culture più antiche e le storie più belle che, spesso, vengono dimenticate.
Oggi, il Borgo Parrini è diventato un polo d’attrazione per i viaggiatori più attenti e curiosi.
Immergiti nel miscuglio dei colori del cielo e del mare, una passeggiata tra le variopinte tessere colorate che tanto richiamano le opere di Gaudì, dipinti, murales e frasi d’autore che faranno da sfondo ai tuoi ricordi e alle tue emozioni.
Come arrivare a Borgo Parrini e quanto costa l’ingresso

Se anche tu sei un viaggiatore curioso e in cerca d’ispirazione allora ecco tutte le indicazioni e le informazioni per raggiungere il Borgo e su dove parcheggiare.
Arrivando da Palermo dista 47,1 km. Devi prendere l’autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo e uscire a Montelepre, poi procedi lungo Sp1bis per un breve tratto e svoltare in Via Suriano.
Se invece arrivi da Trapani dista 68 km. Immettiti in autostrada A29 in direzione Palermo, prendi l’uscita Montelepre e continua lungo Sp1bis per un breve tratto, infine svoltare in Via Suriano.
Dove parcheggiare a Borgo Parrini?
L’ingresso al Borgo richiede prima di tutto il pagamento di un piccolo biglietto a offerta libera, solitamente un paio di euro. Questo contributo serve per sostenere la comunità nella manutenzione delle opere.
Per parcheggiare invece è stato realizzato poco prima dell’ingresso al Borgo un parcheggio custodito dove potrai lasciare l’auto e iniziare il tour a piedi.
Ora hai tutte le informazioni necessarie per trascorrere una giornata speciale in uno dei Borghi della Sicilia. Cosa aspetti?
Commenta sui social cosa ti piace di più della Sicilia e come sempre…
Buona esperienza green, Vicky.