I Colli Piacentini sono tra i Borghi più belli, autentici e undertourism d’Italia. Poco conosciuti e per questo di rara bellezza. Conservano tra le dolci colline, dalle viste strepitose, castelli e roccheforti dall’atmosfera medioevale.
In uno di questi Borghi italiani che ti farò scoprire potrai ancora sentire il rumore delle spade e delle armature d’un tempo… non scherzo! Ci sono luoghi tra i colli piacentini in cui si vive ancora nel medioevo.
Scommetto di averti di incuriosito! 😎
Vorrei proprio farti scoprire qualcosa di unico, luoghi insoliti e poco frequentati che meritano una gita anche solo in giornata per apprezzare le meraviglie nascosto del nostro bel Paese.
I Borghi italiani sono tantissimi e molti di questi sono oramai presi d’assalto dal turismo di massa.
Eppure, sui Colli Piacentini ci sono ancora Borghi italiani dalle strade acciottolate senza folle, un potenziale di meraviglia che la gente del posto ama godersi nei fine settimana.
Che sia in moto, in bici, in auto e con la famiglia c’è sempre una bella atmosfera offerta gratuitamente a tutti coloro che si concedono un’uscita speciale fuori dalle solite mete turistiche.
Sopratutto dal periodo che va dalla primavera all’estate, sui Colli Piacentini potrai godere oltre che di bellissimi panorami, viste su vigneti e tanti borghi incorniciati dalla natura anche di un po’ d’aria fresca e pulita.
Allora sei pronto ad ossigenare i tuoi polmoni e scoprire i Borghi più belli d’Italia che si nascondo tra i Colli Piacentini?
Partiamo subito allora!
Colli Piacentini: quanti sono e quali sono i più belli
Prima di farti scoprire le bellezze segrete e undertourism dei colli piacentini vediamo insieme come si chiamano e quanti sono.
Le valli principali dei Colli Piacentini sono 4:
- Val Trebbia;
- Val Tidone;
- Val Nure;
- Val D’Arda;
Ciascuna di queste è un mondo tutto suo con caratteristiche e bellezze differenti accomunate solo da una cosa: l’undertourism!
Cos’è l’undertourism? Rappresenta la nuova frontiera dei viaggi ecosostenibili. Un nuovo modo di viaggiare lento e consapevole alla scoperta di luoghi vicino casa e poco conosciuti.
Viaggiare in questa modalità ti permette anche di sostenere le comunità locali e questa è una delle regole del turismo responsabile!
Dove andare sui Colli Piacentini: tour tra vigneti, cantine ma non solo
Val Trebbia e il suo gioiello medioevale: Bobbio
La Val Trebbia è una delle più amate località dalla gente del posto.
La domenica per qualunque piacentino è piacevole passeggiare tra i vicoletti stretti, curati e floreali di Bobbio.
La strada per raggiungere Bobbio è altrettanto fantastica, la tua gita quindi inizia già da Piacenza quando imbocchi il percorso collinare che costeggia il bellissimo fiume Trebbia, anche noto come il “il mare di Piacenza”.
Durante il periodo estivo infatti il tratto che va da Rivergaro fino a Bobbio è pieno di accessi al fiume in cui poter passare una piacevole giornata ammollo e al fresco tra un picnic e una nuotata.
Più si sale verso Bobbio e più il paesaggio toglie il fiato. I motociclisti questo lo sanno bene infatti, durante i fine settimana estivi la carreggiata è piena di bikers alla ricerca della strada perfetta.
Il paesaggio collinare che s’inerpica man mano che si procede per Bobbio è meraviglioso, tra casette in pietra dall’aspetto antico ma ben tenuto si procede in compagnia del fiume.
Quasi come se trasportati dalla corrente delle sue acque turchesi, dopo aver passato piccoli paesini come Travo che meritano di sicuro una sosta, si giunge a Bobbio e iniziano le danze per gli occhi.
Cosa vedere a Bobbio
Bobbio è un tipico paesotto collinare dall’aspetto medioevale. L’architettura conserva bene quel suo stile autentico, la passeggiata tra le sue stradine ti condurrà inevitabilmente verso l’attrazione più bella: il famoso Ponte Gobbo!

Impossibile non fotografare questo antichissimo e leggendario ponte.
Attorno alla sua costruzione ci sono anche tante curiose leggende e una volta che ti trovi lì a percorrerlo sei per forza assalito dalla meraviglia!
Il Ponte Gobbo o ponte del Diavolo veniva considerata una costruzione prodigiosa nel medioevo. Secondo le antiche credenze congiungere due luoghi che Dio aveva voluto intenzionalmente separare da un corso d’acqua era considerata una cosa diabolica.
Ecco perché questo ponte medioevale viene ancora chiamato “ponte del Diavolo”.
Ti racconto la leggenda più famosa che circola ancora oggi su questo ponte di origine romana come un eco nel tempo.
Un giorno San Colombano, un vecchio monaco del VII secolo, aveva maturato l’idea di diffondere il cristianesimo anche alle popolazioni che vivevano dall’altra parte del fiume.
A questa sua necessità rispose il diavolo che gli propose di costruire il ponte in una notte in cambio di un’anima.
Il monaco accettò e così la prima anima che lo avrebbe attraversato sarebbe stata del diavolo.
Nella notte vari demoni si misero all’opera per aiutare nella costruzione e decisero di rimanere lì pietrificati a reggere le volte del ponte.
I demoni erano di statura diversa, questo conferì al ponte il singolare aspetto che tutt’ora conserva, le varie arcate sono infatti storte… da qui ponte gobbo.
Al mattino il diavolo attendeva la sua anima promessa ma san Colombano al posto di un uomo fece passare il suo cane malato e vecchio.
Il diavolo, inferocito, sferrò un calcio alla costruzione che divenne ancora più storta e se ne tornò all’inferno. Si dice che nella cripta della Chiesa di san Colombano ci siano ancora le orme del povero cane…
Ancora oggi è possibile ammirare le statue in pietra dei demoni che reggono le arcate sbilenche del famoso ponte.
Escursioni a Bobbio
Se sei alla ricerca di escursioni nella provincia di Piacenza, proprio a Bobbio puoi fare un bel trekking semplice fino alla chiesetta della Madonna del Penice.
Salendo l’aria sempre più fresca ti aiuterà ad apprezzare ancora di più la meravigliosa vista su tutta la provincia di Piacenza. Potrai migliorare il tuo pomeriggio seduto ad uno dei graziosi tavolini dell’unico bar dal panorama suggestivo.
Val Nure e l’oasi delle cascate nascoste tra i Colli Piacentini
La Val Nure è un’altra chicca degli amati Colli Piacentini.
Se sei amante della natura, in questo luogo è possibile fare numerose passeggiate nei boschi.
Oltre il mangiare del buon cibo, in Val Nure l’escursionismo è l’attività principale.
Poiché come ti dicevo i Colli Piacentini trasudano medioevo da tutti i pori anche in questo luogo le leggende sono ancora tramandate e raccontate silenziosamente.
In Alta Val Nure, a Bettola, potrai raggiungere con una passeggiata nel bosco l’albero delle streghe, un noce particolarmente imponente e notevole.
La leggenda narra che in passato gruppi di streghe si riunivano proprio sotto questo albero e alla mezzanotte davano inizio a particolari riti sacrificali.
La gente del posto le descrive ancora come se le avesse viste e racconta che donnine magre e dal volto spigoloso banchettavano con rituali oscuri in onore di ciò che veneravano… anche in questo caso il diavolo.
La Val Nure però offre molto altro… le famose, bellissime e rigeneranti Cascate del Perino ad esempio.
Un sentiero ben segnalato ti condurrà lungo un percorso disseminato da più cascate avvolte nella natura boschiva incontaminata.
In estate è possibile fare il bagno e rilassarsi sotto lo scroscio dell’acqua fresca che cade dalla roccia in una piscina naturale in pietra.
Il bello è che il luogo è costantemente in ombra… un vero paradiso per sfuggire dalle afose e torride giornate di città.
Val D’Arda e la strada dei vigneti dei Colli Piacentini

Se fino a questo momento ti ho fatto immergere in passeggiate e leggende, in Val D’Arda si cambia scenario e si va a passeggiare per cantine e vigneti.
La produzione dei vini piacentini ha una forte tradizione radicata al proprio territorio, tanti sono i vini locali che potrai degustare nelle varie cantine della Val D’Arda.
Immersa tra i vigneti questa valle incantevole regala scenari per gli occhi e danze per il palato.
Il tuo wine tour deve culminare necessariamente a Castell’Arquato e le sue vie piene di negozi di artigianato locale.
A Castell’Arquato il tuffo nel medioevo è garantito!

Infatti durante il periodo estivo vengono organizzati eventi a tema in costume con danze antiche della tradizione del luogo.
Se ti stai chiedendo cosa puoi visitare a Castell’Arquato beh… il nome stesso lo dice.
C’è la Rocca Viscontea e tutti i castelli del ducato che ti permetteranno di aggiungere fascino alla tua gita sui Colli Piacentini.
Quali sono i vini piacentini?
Partendo dal presupposto che i gusti variano e che i vini dei colli piacentini sono tutti formidabili, il principe della bottiglia in questa zona d’Italia è senza dubbio il Gutturnio.
Talmente famoso che è possibile degustare varie pietanze che sfruttano proprio questo vino come ingrediente protagonista… dai risotti alla carne e …. al gelato 😃, sì esatto! Anche il gelato si può degustare nella sua variante da cantina.
Oltre al Gutturnio il tuo giro tra le cantine dei Colli Piacentini deve incontrare il Malvasia e l’Ortrugo.
Quali sono i piatti tipici piacentini
Tutti prodotti di gran pregio che meritano di essere degustati insieme ad un bel pranzo con i classici tris piacentini:
- Chicche al gorgonzola;
- pisarei e fasò;
- tortelli burro e salvia con ripieno di ricotta e spinaci.
Dove mangiare sui Colli Piacentini
Se ti stai chiedendo dove mangiare sui Colli Piacentini la risposta è: certamente ovunque.
Ogni arroccato e tipico ristorantino sui colli non mancherà di farti innamorare con gnocco fritto salumi e formaggi e a seguire tutte le leccornie del luogo.
Volendo consigliarti il mio posto preferito che unisce vista mozzafiato a incantevole location e cibo squisito, ti direi di andare al ristorante Chiulano a Vigolzone.
Cibo ottimo e locale a prezzi contenuti e poi la conferma che è buono è data dal fatto che è pieno di gente del posto... questo è sempre un ottimo indizio. 😉
Val Tidone e la strada dei mulini
Il sentiero del Tidone è noto per le sue infinite possibilità. Paesaggi mozzafiato, dighe storiche e tanta ma tanta natura ti faranno vivere una giornata indimenticabile tra i Colli Piacentini.
La prima cosa che devi assolutamente vedere in Val Tidone è la strada dei mulini
Sono circa 50 mulini che rappresentano una testimonianza dell’antica tradizione degli antichi mugnai dell’epoca.
Alcuni risalgono addirittura all’anno 1000 e al loro interno è ancora possibile ritrovare alcune delle vecchie e originali attrezzature risalenti a quel periodo.
Altro percorso che non puoi perdere è il sentiero del Tidone

A piedi, in bici o a cavallo lungo questi 69 km circa, potrai raggiungere il punto in cui la sorgente del Tidone confluisce nel Po! Lo spettacolo è assicurato! Ci sono vari punti di accesso, non devi percorrere 69 km a piedi ovviamente. 😅
Diga del Molato e viste incredibili
Questa diga che divide il lago di Tribecco ha un’importanza storica non da poco.
I lavori per costruire la diga iniziarono addirittura nel 1921 e terminarono nel 1928. Proprio dalla diga inizia un percorso fantastico che costeggia il torrente immerso nella natura. Se sei un appassionato di fotografia, dalla diga avrai un punto di vista tutto speciale per fotografare un monumento che si riflette nell’acqua a specchio. Il colore bianco della struttura spicca fortemente nel verde acceso della vegetazione e si riflette in acqua regalando degli scatti strepitosi alle giuste ore del giorno.
Provare per credere. 😀
Vivere nel Medioevo sui Colli Piacentini: Grazzano Visconti tra i borghi più belli d’Italia
Come ti ho promesso all’inizio di questo articolo ti avrei svelato un luogo in cui è possibile ascoltare il ferroso sferragliare di pesanti spade impugnate da cavalieri in armatura.
Beh è arrivato il momento di farti scoprire Grazzano Visconti.
Un’autentico borgo medioevale che ha deciso di rimanere fermo in quell’epoca.
Si parcheggia all’esterno, al suo interno le auto non sono ovviamente ammesse, nel medioevo non le avevamo ancora inventate. 😉
All’interno del borgo le strade non sono asfaltate ma ricoperte di sassolini e ghiaietta proprio come allora.
Ti sentirai subito in un altro tempo. Le case in pietra antica e dai balconi in legno scuro con particolari affreschi alle pareti ti daranno il benvenuto nel borgo.
Tra negozietti di artigianato locale potrai imbatterti in venditori di oggetti in ferro battuto, spade, pugnali e armatura ma non solo.
Il Borgo è piccolo e ben curato e il castello con i suoi lussereggianti giardini sono accessibili in determinate fasce orarie.
Il borgo sembra una riproduzione di un qualcosa che non c’è più, tuttavia la gente vi abita per davvero e le case, la chiesa e i ristornati ne sono la testimonianza.
Ogni anno più volte all’anno tantissimi sono gli eventi che vengono organizzati. Le rappresentazioni della vita medioevale vanno in scena molto spesso e sarà facile imbatterti in qualche cavaliere con l’armatura che combatte con la sua spada affilata proteggendosi con lo scudo.
Come ogni borgo medioevale che si rispetti anche Grazzano Visconti ha la sua leggenda e… il suo fantasma.
Si chiama Aloisa e in suo onore ancora oggi si fa una grande festa onorando la sua statua piccola e graziosa.

Aloisa si racconta che è il fantasma degli innamorati e come una specie di San Valentino d’altri tempi a fine settembre, di solito il 24, innamorati piacentini giungono da lei per chiedere protezione sul loro amore.
Come vedi una gita sui colli piacentini offre tante possibilità, spero di averti fatto vivere l’essenza del medioevo che questa zona d’Italia ancora conserva perfettamente.
Organizza la tua gita anche tu in queste splendide valli poco conosciute e molto speciali, facci sapere tra i commenti sui social quale preferisci e quale leggenda ti ha entusiasmato di più.
Buona esperienza green,
Vicky Elia