Se ti stai chiedendo cosa vedere nelle Marche perché hai in programma una gita nella nostra bellissima Italia, hai scelto proprio la regione giusta per trascorrere il tuo tempo libero.
Le Marche sono una regione ricca di risorse, bei borghi e tanta natura.
Perché oggi ti svelo cosa vedere nelle Marche? Perché è una regione undertourism, con luoghi nascosti e bellissimi fuori dalle rotte turistiche. Ci sono tanti bellissimi luoghi poco conosciuti in Italia e le Marche non fanno certo eccezione!
Ti sorprenderà scoprire quanti posti belli ci sono in Italia e in questo caso da vedere nelle Marche.
Ecco la guida sui luoghi non conosciuti nelle Marche e sui quali non troverai tante informazioni su internet perché sono lontani dagli obiettivi degli instagrammer.
Prediligere mete meno note come queste che sto per proporti, rappresenta l’opzione migliore per l’ecoturista che pratica il turismo responsabile e tiene a cuore il tema del turismo sostenibile.
In questo articolo ti svelerò dunque cosa vedere nelle Marche.
Le Marche sono famose per la bellezza della Costa Adriatica, per la riviera del Corneo con i suoi borghi incantevoli e la natura esplosiva. Ma cosa c’è ancora da vedere nelle Marche di davvero unico?
Qual è il posto più bello delle Marche?
Come ti dicevo, le Marche hanno proprio tutto in termini di offerta paesaggistica.
Scegliere qual è il posto più bello delle Marche è decisamente un’ardua sfida.
Se però sei alla ricerca di luoghi unici e poco conosciuti allora ecco tutte le mete da visitare nelle Marche in un weekend:
- i sotterranei di Camerano;
- i castelli di Arcevia;
- Jesi.
Queste 3 alternative riempiranno il tuo weekend di bellezza e stupore e ti faranno apprezzare una bellissima regione Italiana meno battuta dal turismo di massa in cui potrai godere del tuo tempo libero lontano dalla folla.
Vediamole insieme nel dettaglio.
I sotterranei di Camerano: rispondono a pieno alla domanda “cosa vedere nelle Marche”

Camerano si può definire la città più undertourism e poco visitata delle Marche.
Fino a poco tempo fa era addirittura stata riconosciuta come la città meno visitata dell’intera regione.
In realtà, come spesso accade, Camerano nasconde qualcosa di affascinante e merita assolutamente una visita!
Mi riferisco ai sotterranei di Camerano appunto, oppure, come vengono definite in maniera alternativa: le grotte di Camerano.
Si tratta di un’intera città scavata nella montagna!
Queste grotte labirintiche vennero scavate nell’arenaria.
Secondo me è una tra le cose più belle da vedere nelle Marche perché è un’opera unica nel suo genere e, sopratutto, permette di apprezzare la storia e la bravura ingegneristica di un tempo senza incorrere in folle di gente e code per entrare.
Luoghi simili e solo più popolari in Italia restano belli ma la troppa gente rende l’esperienza di visita certamente più stressante.
Le grotte di Camerano si estendono sotto il centro storico del paese per una lunghezza complessiva di circa 3 km.
Vennero costruite con i primi insediamenti locali risalenti all’epoca neolitica, parliamo dunque di grotte antichissime costruite durante l’età della pietra (8000 a.C. – 3500 a.C.).
Le grotte di Camerano si sono ampliate e sviluppate nei secoli in maniera veloce e costante tanto da trasformarsi in una vera e propria città sotterranea.
La città sotterranea nelle Marche quindi!
Fino agli anni 70 non si era ancora compreso quanto fossero grandi ed estese, si pensava fossero delle semplici grotte sottovalutando di gran lunga l’ampiezza del tesoro storico che custodiva il sottosuolo. Anche per questa ragione le Grotte di Camerano hanno faticato per affermare la maestosità della loro bellezza architettonica.
Sono costituite da bassorilievi che evocano antichi credo religiosi, grandi sale con particolari rilievi che fanno riflettere sulla bellezza del senso estetico all’età della pietra.
Sono rappresentate e ancora ben visibili scene di guerre, congiure e misteriosi antichi riti pagani.
Il fascino di questa città sotterranea nelle Marche è racchiuso proprio in queste mistiche rappresentazioni che erano un po’ i telegiornali del tempo.
Tutto quello che accadeva e che era considerato degno di essere raccontato e tramandato, veniva scalfito sulle pareti, così da non dimenticarlo e divulgarlo nel tempo.
Sulle pareti delle grotte di Camerano ci sono pagine intatte di storia che documentano perfettamente eventi accaduti proprio in quei luoghi quando la vita sulla Terra era completamente diversa da quella di oggi.
Una visita a questa città nel sottosuolo credo sia obbligatoria.
L’accesso è possibile fino alle 18.30 con una pausa dalle 12.30 alle 15.30.
Se preferisci puoi scegliere di prenotare la tua visita comodamente da casa e programmare il tuo weekend nelle Marche in semplicità.
I castelli di Arcevia: visitare le Marche di un tempo

Se ti affascina il passato e ti stai chiedendo cosa vedere nelle Marche puoi fare un tuffo nell’anno 300 e goderti un weekend nelle Marche tra ben 9 centri abitati che conservano ancora le particolarità del tempo.
La passeggiata offre un suggestivo itinerario tra i colli marchigiani. Lungo il percorso potrai vedere con i tuoi occhi fortezze medioevali, muraglie e antichi ponti.
Il giro ad anello per i Castelli di Arcevia comprende queste località:
- Avacelli: conserva ancora oggi le antichissime mura risalenti al 200 potrai ammirare la famosa Madonna in terracotta custodita nella chiesa di San Lorenzo;
- Castiglioni: molto più grande e frequentato rispetto ai suoi fratelli vicini. La particolarità in questo caso risiede nella bellissima porta d’ingresso alla Chiesa di Sant’agata e la facciata rettangolare della chiesa di Santa Maria della Piana;
- Montale: piuttosto piccolo ma la passeggiata ripaga comunque la vista. Raggiungerai la torre di guardia utilizzata come campanile della vicina chiesa di San Silvestro;
- Piticchio: il più famoso per via della bellissima torre dell’orologio oltre al fatto che è quello in assoluto meglio conservato tra tutti a livello strutturale;
- Loretello: un castello tra i più belli e più antichi. Fai due passi nella piazza e ti renderai conto della bellezza storica di questo luogo per poi passeggiare lungo la cinta muraria con uno scenario d’effetto;
- Nidastore: è superlativo! Perché era un vecchio nido degli astori cioè dei falchi che all’epoca erano utilizzati per cacciare;
- San Pietro in Musio: molto piccolo e con poche tracce delle antiche mura di cinta, resta comunque poco visitato e potrai fare una visita al bellissimo santuario della Madonna di Montevafo;
- Palazzo: arroccato al lato della collina, pullula di stradine e viottoli suggestivi da fotografare. Una visita la merita senza dubbio anche la chiesa dei santi Settimo e Stefano;
- Caudino: piccolo, poco visitato, al cui interno puoi ammirare la bellezza della Madonna di Loreto.
Tutti questi elencati sono tutti castelli di epoca medioevali disposti ad anello attorno ad Arcevia, un perfetto itinerario per un weekend nelle Marche non credi?
Jesi: perché è famosa e cosa c’è da vedere

Jesi è famosa perché proprio in questa cittadina marchigiana sono nati illustri personaggi di scala mondiale.
Primo tra tuttiIl primo l’imperatore Federico II di Svevia, nato nel maestoso Foro romano da cui Jesi ha preso il nome di città Regia.
Anche in fatto di musica Jesi ha visto venire alla luce celebri personaggi come il compositore Giovanni Pergolesi a cui è dedicato il teatro.
Jesi è stata fondata nel 1861, situata nella valle bassa del fiume Esino è la città più importante della Vallesina.
Le bellezze di Jesi risiedono nell’architettura delle sue costruzioni, per questo è stata dichiarata dall’UNESCO come “città esemplare” per l’integrazione architettonica che la rende un vero e proprio concentrato di storia, arte e cultura.
Le varie piazze di Jesi sono una testimonianza forte della sua bellezza e la tua passeggiata a Jesi tra Piazza della Repubblica, la cinta muraria e Piazza Federico II, non può che essere orientata a scoprirle tutte per immortalarle in belle fotografie.
Cosa mangiare nelle Marche

Dopo tutti questi giri e viaggi nel tempo bisogna pensare anche all’appetito che nel frattempo si sarà fatto strada.
Viaggiare e scoprire nuove regioni d’Italia vuole dire anche e sopratutto immergersi nella cultura culinaria del luogo assaporando le specialità che ha da offrire il territorio.
Inutile da dire che in Italia ogni regione ha da offrire prelibatezze uniche a livello di buon cibo e buon vino. Anche per questo che l’Italia è unica nel suo genere in tutto il mondo.
La varietà della proposta culinaria è differente tra le varie regioni oltre ad essere vasta ma, sopratutto, le varie pietanze sono tutte squisitamente uniche al palato.
Ogni regione d’Italia ha poi le sue eccellenze che, introdotte nei piatti regionali, riescono ad esprimere il meglio per un’esperienza di viaggio completa e soddisfacente.
Dunque la domanda che ti devi porre oltre “cosa vedere nelle Marche” è anche: cosa mangiare nelle Marche.
Ecco i piatti tipici marchigiani che non puoi perderti se programmi un weekend nelle Marche
- Ciauscolo: si tratta di un insaccato prodotto con un impasto di carne suina. All’interno c’è anche vino bianco, aglio e pepe. Una volta preparato segue una stagionatura di circa 15 giorni. Passato il tempo, potrai gustarlo spalmato sul pane perché ha la consistenza di un patè. Davvero ottimo!
- Prosciutto di Carpegna: è un prosciutto crudo con delle note dolci e aromatizzate. L’aroma unico lo conferisce il particolare impacco di pepe e paprica in cui è immerso prima della stagionatura. Si tratta di un prosciutto particolare e merita un assaggio o forse anche due.😋
- Caciotta d’Urbino: è un formaggio davvero antico che si sposa perfettamente con gli scenari medioevali che avrai visitato durante la tua giornata. Ordinarlo al ristorante ti farà ancora di più vivere l’atmosfera dei castelli e delle antiche mure che circolando i borghi. Mancherà solo lo sferragliare delle spade e poi il tuo viaggio nel tempo sarà completo. La caciotta d’Urbino è talmente tanto antica che si dice fosse il formaggio preferito di Michelangelo, dal sapore dolce e dalla pasta semidura, unito alle giuste confetture farà viaggiare le tue papille gustative.
- Anice verde di Castignano: questa prodigiosa pianta era nota e tipica del marchigiano già nel 700 per le sue proprietà benefiche. L’anice verde infatti aiuta nella digestione ed evita la formazione di gas intestinali è inoltre rilassante per l’intestino. Nelle Marche potrai assaporare il suo aroma sorseggiando il tipico liquore dopo il pasto oppure, alla sera con una buona tisana.
- Olive Ascolane del Piceno: non c’è bisogno di presentazione per le celeberrime olive Ascolane famose in tutta Italia ma buone per davvero se originali.😉
Assaporare tutti questi cibi tipici e del territorio oltre ad appagare il palato ti permetterà di fare una vera esperienza da turista responsabile. Acquistare prodotti locali infatti permette alle persone del territorio di continuare a tramandare la loro unicità attraverso piatti antichi che contraddistinguono quella particolare regione. L’identità di un territorio è raccontata anche e sopratutto nei piatti a tavola. E solo gustandoli puoi entrare nel vivo di un luogo perché il viaggio attiva tutti i sensi… compreso il gusto.
Allora? Le hai preparate le valige per il tuo weekend nelle Marche? Cosa aspetti?
Tu hai mai assaggiato una di queste specialità marchigiane? Fammelo sapere nei commenti sui nostri canali social.
Buona esperienza green!
Vicky.