Ecoturismo: cos’è e come si pratica al meglio

Ecoturismo, ne senti quotidianamente parlare ma non sai esattamente cos’è? Se vuoi scoprire tutto quello che c’è da sapere sul mondo dell’ecoturismo stai leggendo l’articolo giusto perchè ti spiegherò passo per passo cosa si intende per ecoturismo, come praticarlo al meglio e le differenze dal turismo in generale.

Ecoturismo non è sinonimo di turismo.

Sei curioso di scoprire tutte le differenze tra turismo e ecoturismo? Analizziamo nel dettaglio cosa si intende per ecoturismo e in cosa si differenzia dal turismo in termini pratici.

Cos’è l’ecoturismo

ecoturismo
Ph by Vicky Elia

Per ecoturismo s’intende una modalità di viaggio che pone la sua attenzione sul rispetto dell’ambiente naturale che circonda il viaggiatore.
Questo tipo di turismo può essere più o meno sostenibile, dipende dalla motivazione personale del viaggiatore e dalla modalità con cui esso vive il suo viaggio.

L’ecoturismo è una modalità di viaggio, non è solo la scelta della destinazione e il tipo di struttura ricettiva selezionata.

Certo, anche questi fattori rendono l’esperienza ecosostenibile ma non sono i soli fattori da considerare se si vuole diventare ecoturisti.

Ma come distinguiamo un turista da un ecoturista?

Profilo medio del turista non green:

Non può certo definirsi ecoturismo quello praticato da un viaggiatore che sceglie di andare in montagna, lontano dalle città e dalle metropoli, e durante una passeggiata tra i boschi adotta questi comportamenti:

  • butta la cicca di sigaretta per terra, inquinando un luogo naturale e magari anche protetto;
  • lascia in giro carte e avanzi di cibo del pasto a sacco consumato;
  • chi organizza una gita con più amici e ognuno utilizza la propria auto senza ottimizzare sui trasporti;
  • chi non ha il minimo rispetto per la natura, gli animali e le piante in generale;

Questi sono solo alcuni degli esempi che distinguono un turista da una persona che pratica ecoturismo.

Ah, ci tengo a specificare una cosa che molto spesso mi viene data in risposta quando faccio notare che i boschi non sono discariche a cielo aperto.

Ho notato che un sacco di gente lascia carte in giro perché lamenta l‘assenza di appositi cesti per la spazzatura.

Ecco, a questo proposito vorrei chiarire una volta e per tutta che i cesti nei boschi o in aperta natura, non possono essere posizionati.

Non è una dimenticanza del Comune, bensì una regola di buon senso per gli animali.

I boschi non sono nostri ma degli animali che li abitano, lasciare i cestini per la nostra spazzatura potrebbe danneggiare l’ecosistema degli animali e in qualche caso attirare anche qualche simpatico e curioso orsetto. 🐻

Per farti comprendere meglio la disinformazione sul tema ecoturismo, utilizziamo un dato statistico: l’82,5% dei visitatori delle aree protette ha dichiarato di aver usato la propria auto privata per raggiungerle (Ciriaf, 2008).

Questo ahimè, fa intuire come ci sia tanta confusione sul concetto di ecoturismo perché quel dato ci suggerisce che l’esperienza di chi si è diretto in aree protette, dunque naturali, non è stata pienamente ecosostenibile.

Cosa è incluso nell’ecoturismo?

cos'è l'ecoturismo
Ph by Vicky Elia

In tempi più recenti sono stati inclusi nel settore anche alcuni principi riguardanti il rispetto ambientale, avvicinandolo al concetto di sostenibilità ambientale.

In realtà una definizione univoca di cosa sia l’ecoturismo non è ancora stata trovata.

Il punto condiviso è che l’ecoturismo è quel turismo che è generato da un fattore di attrattività del capitale naturale.

La cosa positiva comunque è che i dati mostrano una una costante crescita del settore.

Seguendo il trend degli ultimi anni, circa il 9% annuo! Non male per un segmento di nicchia ma in grande espansione.

Non solo i viaggiatori fanno sempre più ecoturismo, anche gli hotel e le strutture ricettive sono sempre più numerose ad affrontare la rivoluzione green in atto.

Attenzione però perché tutto questo, non deve essere confuso con il turismo responsabile.

Sì, lo so può sembrarti complicato ma ti assicuro che non lo è.

Troverai interessante approfondire tutte queste differenze per poter capire come comportarti in viaggio in base al tipo di turista che vuoi essere.😃

Cos’è il turismo responsabile?

Il turismo responsabile racchiude tutti i comportamenti che dovrebbero essere messi in atto quando si viaggia da chiunque.

In poche parole il turismo responsabile individua comportamenti orientarti alla giustizia sociale.

Si promuove non solo il rispetto dell’ambiente ma molto di più.

Con questo protocollo di regole si contribuisce a rispettare oltre l’ambiente, le culture e l’economia locale.

Un esempio pratico di turismo responsabile può essere quello di scegliere di mangiare in un ristornate locale e tipico, magari a conduzione famigliare, anziché optare per una catena di fast food legata alle multinazionali.

La comunità locale che ti ospita ha il diritto di essere la protagonista, dal momento che sei stato tu a sceglierla come meta del tuo viaggio.

ecoturismo
Ph by Vicky Elia

Questo vuol dire che devi contribuire al suo sviluppo in maniera socialmente responsabile.

Sapevi che esiste una mappa del turismo responsabile in Italia?

La mappa del turismo responsabile in Italia.

La mappa è elaborata da Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), riporta tutti i luoghi di interesse ecoturistico.

Scopriamoli insieme! Sono presenti: i Comuni associati a Borghi Autentici d’Italia, le oasi naturalistiche gestite dal WWF, alberghi e campeggi che hanno ottenuto la certificazione ambientale da Legambiente, le cooperative, gli agriturismi certificati biologici e altre strutture simili. 

Ma non è finita qui con la carrellata delle differenze! C’è anche il turismo sostenibile! 😁

Hai ragione sono proprio tante! Tuttavia se non conoscevi tutte queste differenze, bisogna fare qualcosa per creare in te la giusta consapevolezza.

Cosa si intende per turismo sostenibile

Altro tipo di turismo quindi è quello chiamato “turismo sostenibile”.

Definito come un turismo che equilibra l’attenzione per l’ambiente , insieme agli aspetti socio-culturali ed economici per gli stakeholder (UNWTO, 2005).

L’Osservatorio Permanente sul Turismo Natura nel 2007 ha elaborato un grafico per cercare di differenziare le sfumature tra i diversi concetti di turismo:

turismo ecosostenibile

Dall’immagine si può immediatamente notare come ecoturismo e turismo sostenibile non coincidano.

Dalle categorie incluse nel turismo sostenibile, seppur non trattate, si evince che questo si concentra sulla modalità di svolgimento dell’attività turistica, più che sul tipo di destinazione.

L’ecoturismo invece non riguarda solo il modo ma la motivazione: il fine è viaggiare per godere della natura (fruizione del capitale naturale).

Il turismo sostenibile, nonostante quello che comunemente si crede, non vede come destinazione solo ambienti naturali, ma anche città.

Questo perchè il viaggio include il rispetto dell’ ambiente, delle tradizioni e favorire le comunità locali quando si svolge un’attività turistica.

Chi pratica ecoturismo?

Il viaggiatore che pratica l’ecoturismo è spinto dalla volontà di inseguire il proprio benessere ma non solo.

L’ecoturista si assicura di garantire la protezione e la durabilità nel tempo dell’ambiente, per permettere anche agli altri di goderne in futuro

Uno studio condotto dalla fondazione UniVerde ha evidenziato come il 46% dei viaggiatori sia disposto a pagare fino al 20% in più rispetto agli attuali valori se avesse garanzie di non danneggiare l’ambiente.

Oltre a un ulteriore 8% che non ha limiti di spesa per garantire la protezione ambientale.

Dal punto di vista dell’offerta, il turismo sostenibile è visto nel 46% dei casi anche come un’opportunità di tipo economico.

L’Italia è effettivamente al primo posto in Europa per strutture ricettive sostenibili.

Lo sapevi che esistono 178 hotel e campeggi che rispettano l’ambiente attraverso azioni virtuose? Lo fanno ad esempio attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile e altre pratiche di efficienza energetica volte alla riduzione degli sprechi di elettricità e acqua.

10 trucchi per le strutture ricettive che vogliono diventare ecosostenibili

Non è difficile diventare un hotel ecosostenibile! Ecco alcuni pratici esempi da mettere in pratica subito.

Lo United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) e il World Travel and Tourism Council (WTTC) hanno recentemente creato una collaborazione che ha permesso di individuare un decalogo di azioni che gli operatori del settore del turismo possono seguire per ottenere una maggiore sostenibilità:

  1. Utilizzo di prodotti culinari sostenibili: cibo biologico, autoprodotto, km zero.
  2. Uso di energie rinnovabili.
  3. Monitoraggio dei consumi.
  4. Adozione di tecnologie rispettose dell’ambiente.
  5. Riduzione del consumo d’acqua e dei rifiuti.
  6. Utilizzo di veicoli elettrici e carburanti alternativi, servizi di ricarica.
  7. Finanziamento o creazione di programmi per la tutela ambientale e/o delle comunità locali.
  8. Promozione di mezzi di trasporto alterativi: la bicicletta.
  9. Creazione di infrastrutture con materiali sostenibili e seguendo l’ecodesign.
  10. Protezione dell’ambiente locale e rafforzare la biodiversità.

Affinché si sviluppi appieno il settore del turismo ecosostenibile, non è sufficiente seguire solo alcuni criteri di sostenibilità.

Ecco perché nasce Traveleco! Ti aiutiamo nella tua transizione ecologica prendendoti per mano. ☺️

10 trucchi per diventare un ecoturista

Anche i turisti devo fare proprie delle linee guida, che posso essere ricavate da quelle proposte da diverse associazioni di turismo sostenibile e che in parte ricalcano le precedenti:

  1. Alloggiare presso strutture che operano in modo etico e virtuoso.
  2. Visitare aree ad alto valore culturale e naturale.
  3. Muoversi usando mezzi di trasporto sostenibili.
  4. Valorizzare prodotti tipici locali, a km zero e biologici.
  5. Rispettare i costumi, la cultura e gli stili di vita locali.
  6. Favorire l’economia delle tradizioni, l’artigianato locale.
  7. Scegliere tour operator e associazioni che organizzano viaggi etici.
  8. Pianificare la vacanza in modo consapevole.
  9. Pensare all’impatto ambientale della vacanza e limitarlo.
  10. Informarsi, condividere buone pratiche con la tecnologia.

Visto? Dopo tutto anche con tante differenze non è difficile essere rispettosi dell’ambiente e fare ecoturismo ma non solo.😉

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Buona esperienza green,

Vicky.

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