Plastica in mare: la legge salvamare lancia un salvagente

plastica in mare

La plastica in mare è oramai una profonda piaga dolorosa per l’ambiente e l’ecosostenibilità marina.

L’inquinamento da plastica nel mare rappresenta un crimine commesso silenziosamente da tutti nel tempo ai danni del mondo sottomarino, un mondo straordinario e dal quale dipende anche la nostra vita e la nostra esistenza.

Eh già, perché la vita di tutte le creature viventi fa parte di un ciclo naturale di perfezione.

Il malfunzionamento di anche solo un componente di questo ciclo di vita, porterebbe nel tempo alla distruzione di tutto il resto, compresi noi.

Eppure per anni si è preferito vivere all’ombra di un problema che diventava giorno dopo giorno sempre più enorme.

La plastica in mare è un crimine commesso da tutti noi perché non abbiamo fatto molto nel tempo per arginare il fenomeno. Siamo stati superficiali e abbiamo pensato che in fondo un mozzicone di sigaretta lanciato in mare non può nuocere nessuno.

Il mondo marino non è il nostro habitat ma questo non vuol dire che non vada preservato.

Non ci viviamo noi ma c’è qualcuno che nei mari e negli Oceani nasce, cresce e a volte muore a causa dell’intossicazione da plastica.

Quella plastica che deriva dal mondo in superficie… due mondi che non s’incontrano eppure uno riesce a distruggere l’altro.

Il crimine nasce sopratutto dal fatto che gli abitanti del mondo sottomarino non hanno la possibilità di difendersi dai nostri continui attacchi di plastica nel mare.

In fondo, se ci pensi, buttare plastica in mare è come fare del male ad un bambino… sai che è indifeso e sai che tu sei più forte.

Plastica in mare

Cosa provoca la plastica nei mari?

Le isole di rifiuti galleggianti

Sapevi che la plastica in mare impiega centinaia di anni per decomporsi? A causa delle correnti marine la plastica in mare si raggruppa assemblandosi in perfette trappole pericolose per la vita di tutte le creature marine.

Dall’alto assumono la forma di isole galleggianti, solide e robuste, scolorite dal sole e tenute insieme dalle varie reti che fanno da collante per tutti gli altri oggetti.

Dal basso invece, sotto la superficie dell’acqua quelle isole di plastica sono delle vere e proprie trappole per centinaia di specie marine che una volta impigliate in quell’aggroviglio di scarti del progresso umano, non riescono più a liberarsi morendo lentamente.

In questo modo pesci di ogni taglia o specie e tartarughe muoiono!

Microplastiche: quanto inquinano i mari

Altro danno dall’inquinamento della plastica in mare è dato dalle microplastiche.

Prima di distruggersi la plastica si deteriora assumendo il pericolosissimo stato di microplastiche.

Queste microparticelle non distinguibili ad occhio nudo, rappresentano il flagello più doloroso per i Mari e gli Oceani.

Il Mar Mediterraneo ad esempio ne è pienissimo!

Da dove derivano le microplastiche?

Oltre al deteriorasi delle plastiche nel tempo, le microplastiche derivano da rifiuti lasciati sulla spiaggia, industrie e resti di capi di abbigliamento sintetici.

Il problema delle microplastiche purtroppo arriva anche sulle nostre tavole perché la carne del pesce di cui ci nutriamo ne è piena. Non sono solo i pesci ad avere intossicazioni da plastica ingerita, questo evento si riflette brutalmente anche sulla catena alimentare umana danneggiando anche la nostra salute.

Cosa provocano le microplastiche ai pesci?

Proprio perché si tratta di particelle troppo piccole, non possono essere raccolte neanche dal più volenteroso degli ambientalisti.

Di conseguenze accumulandosi nei mari, le microplastiche provocano intossicazione da plastica alle specie marine.

L’intossicazione da plastica è causa di morte per centinaia di pesci all’anno.

Si stima che se entro il 2050 non si riduce l’inquinamento da plastica in mare, le acque conterranno più plastica che pesci… e un mare senza pesci porta all’interruzione di quel ciclo di vita che inevitabilmente tocca anche l’uomo.

Conoscere e sapere è la chiave per arrestare questo processo di autodistruzione in corso!

Quanta plastica contiene il mare?

Sono 8 milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare! Un numero enorme, mostruosamente gigante e spaventoso. Di questi 8 milioni di tonnellate ben 53 mila tonnellate sono concentrate solo nel mar Mediterraneo.

Non ti aspettavi un numero così alto nelle “nostre” acque vero?

Rifletti sul numero che ti ho appena scritto espresso in tonnellate! Ma quanta plastica c’è in mare?

Troppa! Un ritmo del genere è insostenibile, il fatto che non la vediamo non vuol dire che non ci sia.

Sotto la superficie dell’acqua c’è un mondo, c’è una vita e noi con il nostro spudorato progresso ci stiamo rendendo complici di questo omicidio.

Cosa possiamo fare per ridurre la plastica in mare?

Se tutto questo ti ha fatto accendere un’esigenza di protezione protesa al cambiamento allora sei sulla strada giusta! La tutela ambientale è un argomento serio e la cosa che tutti dovrebbero capire è che dipende dai nostri comportamenti, dalle nostre azioni e dalle nostre scelte.

Moltissimi animali muoiono a causa delle nostre scelte sbagliate.

Quanti animali muoiono a causa della plastica in mare?

inquinamento plastica in mare

Un milione e mezzo di animali all’anno vengono uccisi dalla plastica. Tra le vittime più ricorrenti abbiamo tartarughe, pesci, uccelli marini e balene.

Molti di questi animali sono a rischio estinzione e sono specie protette come le tartarughe.

Le trappole peggiori oltre l’intossicazione da microplastiche? Le reti da pesca abbandonate in mare.

Alcune si rompono, altre vengono trascinate dalla riva verso il largo, in qualunque modo finiscono in mare il risultato è lo stesso… sono trappole mortali. Le specie marine non hanno braccia e mani per liberarsene, una volta impigliate sono praticamente spacciate.

Perché è importante salvaguardare l’ambiente marino?

Gli Oceani sono fonte d’ossigeno, già proprio quello che serve all’uomo per respirare e vivere sulla Terra! Vedi come tutto è collegato e il buon funzionamento dell’uno influisce sull’altro?

Oltre a produrre ossigeno, gli Oceani ospitano una ricca biodiversità quindi un vero e proprio mondo diverso da quello in superficie e ricchissimo di vita e specie viventi.

Oltre i due terzi della superficie terreste sono ricoperti d’acqua, questo vuol dire che il mondo sottomarino è anche più grande di quello in superficie.

Conosciamo molto di più sull’Universo che non sugli Oceani. Si stima infatti che il 90% delle specie viventi nelle profondità marine non sia ancora stato scoperto.

Incredibile vero? E sopratutto non tutti i fondali marini sono accessibili all’uomo per via delle profondità. Proprio grazie alle profondità i due mondi riescono a non incontrarsi del tutto e forse proprio per questo che tante specie vivono indisturbate e lontane dai radar umani.

Plastica in mare: cosa puoi fare tu

1. ricicla;

2. riduci l’uso di plastica optando per materiali differenti come vetro, bambù o stoffa;

3. in spiaggia porta sempre un sacchetto e raccogli la plastica che trovi;

Plastica in mare: la legge salvamare per i pescatori

Anche il Governo finalmente si è mosso per rimuovere un ostacolo in favore della riduzione dell’inquinamento da plastica in mare.

Finalmente la salvamare è legge!

Questo d’ora in avanti consentirà ai pescatori di rendersi parte attiva del cambiamento.

Tra tutti, la categoria di persone che s’imbatte in vere e proprie isole galleggianti di plastica sono proprio i pescatori.

Sapevi che prima di questa legge era proibito ai pescatori tenere sulla barca la plastica che rimaneva impigliata nelle reti?

Eh già sembra assurdo di come a volte le leggi stesse siano dannose! Un pescatore prima dell’entrata in vigore della legge salvamare doveva necessariamente ributtare in acqua la plastica “pescata”, non facendolo sarebbe stato accusato di trasporto illegale di rifiuti.

Lo so cosa stai pensando è assurdo, scioccante e quasi imbarazzante che abbiamo dovuto attendere il 2022 per permettere ai pescatori di tenere in barca la plastica raccolta e portarla alle isole ecologiche una volta sulla terra ferma.

Eppure era così! Tempo perso e plastica accumulata negli anni.

Ad ogni modo finalmente è legge! Da oggi anche i pescatori possono portare il loro contributo alla pulizie dei mari e al benessere delle specie marine. Evviva!

La salute del mare si riflette sulle comunità locali

Molte realtà costiere vivono ancora grazie alla ricchezza del mare. Mettere in pericolo di vita delle creature marine a causa di un comportamento umano errato e poco consapevole, si ripercuote anche sulle comunità locali che sostengono le loro famiglie grazie ad un mare pulito ed in perfetta salute.

Come vedi dietro il semplice gesto di gettare qualcosa nel mare c’è una catena di eventi che alla fine danneggia anche noi, le nostre famiglie e la nostra salute. Pensaci!

E tu? Cosa ne pensi? Ti è mai capitato di raccogliere plastica in spiaggia da solo o con qualche organizzazione di volontariato?

Raccontaci sui social la tua esperienza e condividi con noi il tuo pensiero.

Buona esperienza green,

Vicky Elia.

Ehi aspetta un momento… vuoi valorizzare la tua struttura ricettiva e stare al passo coi tempi?
Allora abbiamo qualcosa che fa per te.
Abbiamo studiato varie soluzioni! Vieni a scoprirle, ti accompagneremo verso un futuro più sostenibile!
Qualunque sia il tuo punto di partenza, con i nostri servizi ti introdurremo in un mondo più green…
Ti interessa?

Oppure