Dopo due anni è nuovamente possibile passare le vacanze di Natale sulla neve. Le restrizioni dovute alla pandemia lo scorso anno non hanno infatti permesso di lasciare il proprio comune di residenza, impedendo i viaggi natalizi.
Paesaggi mozzafiato, boschi da esplorare, laghi da ammirare e ancora sport, divertimento e relax. Una vacanza in montagna è tutto questo.
Molto spesso però ci si dimentica che la montagna ha un ruolo fondamentale per la sopravvivenza dell’ecosistema mondiale, è infatti un’importante riserva di acqua, di energia, di minerali e di biodiversità (molteplicità di organismi viventi).
Il turismo, pur contribuendo al progresso economico, sociale e culturale di un luogo, sempre più frequentemente è anche la causa della perdita dell’identità locale, dello sfruttamento delle popolazioni e soprattutto del degrado ambientale.
Per questo motivo negli anni è nata la necessità di educare ad un turismo sostenibile (turismo responsabile) che ha come obiettivo primario quello del rispetto dei luoghi visitati, dall’economia alla cultura locale, dall’ambiente sociale a quello naturale, invitando il turista a riflettere sul proprio comportamento ed educandolo a capire che le molte risorse ambientali sono limitate e non rinnovabili.
Bastano piccoli accorgimenti per diventare un turista responsabile e rendere la vacanza di Natale sostenibile, vediamoli insieme.
SCIARE HA UN COSTO
Siamo ormai abituati a volere tutto e a volerlo subito. Se il meteo non ci regala delle copiose nevicate che imbiancano le montagne per la stagione natalizia, troviamo subito in azione i cannoni sparaneve.
Queste turbine permettono di creare delle piste per gli sciatori che proprio non vogliono rinunciare a questo sport.
Questa pratica ha però elevati costi ambientali. Per creare neve artificiale occorrono, infatti, grandi quantità di acqua ed energia elettrica, oltre ad alterare la composizione del terreno, della vegetazione e la biodiversità delle zone in cui viene utilizzata.
Chi ama gli sport invernali dovrebbe quindi prediligere i luoghi dove scende più neve naturale, quei comprensori che non hanno bisogno quindi di sparare neve artificiale grazie alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Bisogna però notare come anche in condizioni climatiche naturali, lo sci è uno sport che non è così amico della montagna e della natura.
FARE SPORT ALTERNATIVO
Anziché dedicarsi al classico sci o snowboard da discesa, è possibile praticare sport invernali alternativi, in particolare quelle attività che hanno meno impatto sulla natura. Fondo, sci alpinismo, racchette da neve, escursioni sono tutti sport che non richiedono infrastrutture particolari, permettono di esplorare il territorio da una prospettiva nuova, a stretto contatto con la natura e nel suo pieno rispetto.

SPOSTARSI COI MEZZI PUBBLICI
Un consiglio che, ovviamente, non vale solo in questa circostanza, ma ovunque e che non ci stanchiamo mai di ripetere. Durante le vacanze di Natale l’obiettivo è rilassarsi e divertirsi. Spostarsi in macchina rischia di far aumentare lo stress dovuto al traffico e alla difficoltà di trovare parcheggio, oltre che far lievitare i costi della vacanza proprio per i prezzi esorbitanti dei parcheggi.
Al contrario, utilizzare i mezzi pubblici permette di essere più rilassati, godersi il panorama e soprattutto viaggiare in maniera economica.
EVITARE I GIORNI PIÙ AFFOLLATI
Ricordiamo che le destinazioni sovraffollate non sono sostenibili né per i turisti che, alla ricerca di un po’ di relax, si trovano in ambienti simili alle città di provenienza, né per l’ambiente e la popolazione locale che devono gestire dei picchi di pressione sulle risorse naturali, sui servizi.
Pertanto, il concetto di destagionalizzazione può essere applicato anche durante le vacanze natalizie, evitando, per quanto compatibile con le proprie esigenze personali, di andare in vacanza nei giorni più gettonati, che poi sono anche i più cari.
ATTENZIONE ALL’ABBIGLIAMENTO
Quando si va in montagna, ci si dota di un abbigliamento specifico per il clima rigido, le condizioni meteorologiche tipiche delle alture e in relazione alle attività sportive che si intendono praticare. Anche questo ha un impatto ambientale. Per ridurlo cerchiamo di utilizzare i vestiti che già abbiamo, senza comprarne di nuovi, oppure si possono noleggiare. Qualora si dovessero per forza acquistare i capi, fare attenzione che non contengano perfluorocarburi (PFC).
SCEGLI UNA STRUTTURA RICETTIVA SOSTENIBILE
Spesso mettiamo in pratica molte “buone” abitudini: facciamo la raccolta differenziata, acquistiamo cibo biologico, siamo attenti al consumo idrico ed elettrico ma… non scegliamo la nostra destinazione turistica in base alla sostenibilità.